Breath
Intendiamo la transizione ecologica innanzitutto come una presa di coscienza dei singoli cittadini su come affrontare la quotidianità attraverso comportamenti sobri e consapevoli. Per questo motivo il nostro intento principale si è rivolto verso la ricerca di tutte quelle soluzioni più innovative sulle tematiche ambientali che potessero andare ad impattare in larga scala su diversi gruppi di cittadini e target di età.
Sin dall’inizio dello sviluppo del progetto Breath siamo stati mossi dalla volontà di realizzare non solo un film, ma un intero processo che potesse individuare e creare una community in grado di recepire un messaggio urgente ed educativo sulla non-più-prorogabile tutela del mare.

Se è vero che una parte del respiro del nostro mondo esiste grazie al polmone verde del Pianeta Terra è altrettanto vero che il secondo respiro ci viene offerto dal polmone blu del mare. Quest’ultima tematica è ancor oggi scarsamente percepita da buona parte delle comunità sparse per il globo.
Ed è proprio da racconti come quelli presenti in Breath che pensiamo possa partire un vero cambiamento.
Eco Audience Design Strategy
Breath rientra inoltre nel programma ben più ampio di Eco-Audience Design Strategy: l’approccio che integra sostenibilità ambientale e design, con lo scopo di fornire al pubblico servizi o esperienze ecologiche e rilevanti.
Congiuntamente a questa prima strategia, la realizzazione del documentario ha previsto un secondo protocollo di eco-sostenibilità di ZEN2030: una Società Benefit di consulenza che opera nel settore del cinema e delle produzioni audiovisive, con l’obiettivo di rendere tali produzioni Carbon Neutral.
Infine, l’iniziativa è stata sviluppata e realizzata seguendo la Policy Green 15/23 di EAVE (European Audiovisual Entrepreneurs) recentemente premiato nell’importante contesto di Alpbach quale punto di riferimento come setting di organizzazione culturale ed imprenditoriale in termini buone pratiche di basso impatto ambientale.




La Transizione Digitale di Organismi Culturali e Creativi
In relazione a Breath, siamo convinti che l’innovazione non si possa limitare semplicemente alla produzione del singolo film da presentare al pubblico come prodotto distaccato da ogni altra attività, ma dalla realizzazione di un sistema di strumenti crossmediali e transmediali coordinati che si influenzano a vicenda con lo scopo comune di aumentare la consapevolezza nei confronti dell’utente.
Tutta la registrazione sonora di presa diretta durante le riprese del film, declinata in suoni, ambienti e dialoghi, è stata riutilizzata sia per il montaggio del film, sia per la produzione del podcast, sia per la parte sonora della cabina temporanea. Questo ha permesso di evitare di riattivare più volte un processo di consumo di energia, strumentazione e/o spostamenti del cast tecnico abbattendo così l’impatto ambientale.
Inoltre, il film Breath, proprio grazie ai suoi standard ambientali sia nel contenuto editoriale, che nella stessa produzione, è riuscito ad ottenere nel 2023 il fondo TOCC (Turismo e Cultura Capitale) del PNRR. Questo fondamentale fondo punta a promuovere la sostenibilità e la conversione al digitale del settore turistico e culturale in Italia.

Collaborazioni
Il progetto Breath, infine, ci ha permesso di stabilire dei fortissimi legami con diverse associazioni di tutela ambientale, quali Oceana, Océanium di Dakar, La Saison Bleu in Tunisia, Sea Shepherd, Legambiente, Extinction Rebellion e GAL Pesca La Cittadella del Sapere.
Insieme a loro hanno lavorato con noi anche l’agenzia creativa di cinema Advista, la catena di ostelli Ostello Bello e il già citato protocollo di eco-sostenibilità di ZEN2030.
Il loro sostegno è stato e sarà fondamentale per portare avanti il messaggio del progetto.
Per maggiori informazioni su ogni singola realtà ambientale clicca sui loghi.
Per maggiori dettagli
Per saperne di più sulla produzione del documentario Breath, visita il sito di Mediterraneo Cinematografica qui sotto:

